Veronika decide di morire

VERONIKA DECIDE DI MORIRE

Il romanzo si ispira ad un drammatico episodio della vita dell’autore, quando, nel 1965, a 18 anni venne ricoverato in una clinica psichiatrica. Paulo Coelho scrive una meravigliosa riflessione sul tema della normalità e della diversità, trasformando il dramma dell’infelicità nella pienezza dell’accettazione della vita e della sua bellezza.

In definitiva, che cosa è la normalità?! Forse, normalità è la vita che tutti conduciamo tutti i santi giorni, freneticamente, con un attaccamento più o meno morboso ai beni materiali, alla ricchezza, all'apparire il più possibile come gli altri, cercando di assecondare il più possibile i desideri e le aspettative degli altri, per essere accettati e amati... quante volte è come se recitassimo un copione che non ci permette mai di improvvisare!
Eppure, è proprio questo che ha spinto Veronika a tentare il suicidio; non una malattia, una sofferenza, un disturbo, ma solo l'idea di una vita uguale giorno dopo giorno, l'aver sprecato la maggior parte delle proprie energie tentando di essere all'altezza dell'immagine di sé che si era creata nella sua stessa mente. Rinunciando ai suoi sogni per compiacere i desideri dei suoi genitori. Inventandosi una corazza che la proteggesse dall'amore (uomini, sì, tanti, ma evitando qualsiasi coinvolgimento emotivo), in definitiva "non le erano rimaste forze sufficienti per essere se stessa.".
Ecco dunque il subentrare della Amarezza nella vita. Ma, forse, è proprio la continua paura di compiere errori, di non essere all'altezza di quello che gli altri si aspettano da noi nasconde l'essenza di quello che invece dovremmo imparare a riconoscere: "il vero io è quello che tu sei, non quello che hanno fatto di te"-
Follia... eppure, a ben pensarci, anche noi, anch'io!, siamo talmente ben inseriti nella nostra normalità che appena appena ci spostiamo dai nostri sicuri binari, poco poco, nel bene o nel male, anche a noi (a me!) scappa da dire "devo essere proprio ammattita"... ma è proprio sempre negativo? Non si dice forse che tutti i geni, in fondo, sono un po' pazzi?
E allora, forse, varrebbe la pena di vivere come tutti, come sempre, va bene... ma consapevoli che la nostra anima è libera, un po' folle, e considerare ogni giorno della nostra vita come un miracolo che ci viene donato...
E' forse follia la consapevolezza della vita, la voglia di vivere appieno ogni singolo giorno della nostra vita, come arrivano a fare Veronica, Zedka, Mari ed Eduard? Ben venga!